Cresciuto e maturato nella Juventus, Federico Cherubini ha accolto la pesante eredità di Fabio Paratici proprio nel momento più delicato della società, ovvero dopo aver concluso il ciclo degli scudetti consecutivi e dopo due stagioni travagliate in cui la panchina bianconera è stata una delle più calde d'Italia.
Oggi è lui l'uomo dietro le quinte, colui che gestisce le manovre di mercato e progetta il rilancio della Juventus orfana di Cristiano Ronaldo. Ed è proprio sull'addio del portoghese che Cherubini si è soffermato in un'intervista rilasciata al quotidiano "Tuttosport".
La partenza improvvisa di CR7 ha gettato nello sconforto (e nella rabbia) molti tifosi della Juventus, ma in tanti hanno intuito che si trattasse soltanto dell'inizio di un nuovo ciclo, di una strategia diversa da quella che ha visto il fallimento dell'operazione "Cristiano Ronaldo a Torino".
Oggi è arrivata la conferma da parte dello stesso Direttore Sportivo bianconero che ha raccontato: «Quando Ronaldo ci ha detto che voleva andare via abbiamo avuto un solo pensiero. E non era: esce Cristiano dobbiamo sostituirlo. Era: esce Cristiano, dobbiamo anticipare il futuro. Kean non è il sostituto di CR7, ma l'elemento di un piano per continuare a vincere, ma con un altro progetto».
In poche parole, Cherubini conferma, ancora una volta, la scelta di imboccare una nuova strada, più sostenibile del passato e, soprattutto, in linea con i tempi difficili che stiamo vivendo.
Forse spinto anche dall'arrivo di Maurizio Arrivabene, uomo di fiducia di John Elkann, sbarcato a Torino per mettere un po' di ordine in una situazione diventata caotica e col rischio di peggiorare e andare fuori controllo.
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