Alla vigilia dell'importante match di Champions League contro il Chelsea, Massimiliano Allegri ha tenuto la consueta conferenza stampa, stavolta in compagnia del capitano Giorgio Chiellini.
Prima di entrare in sala stampa, però, i due si sono intrattenuti coi giornalisti, rispondendo ad alcune domande. La prima è stata per il difensore bianconero che ha confermato l'intenzione della squadra di affrontare il Chelsea "con rispetto ma con voglia di fare bene".
Inoltre, Chiellini si è soffermato sui calciatori più pericolosi della squadra inglese, ovvero Romelu Lukaku e Jorginho, definendo quest'ultimo "il faro di questa squadra".
Allegri, invece, ha spiegato che per affrontare una compagine solida come il Chelsea, servirà "una partita tecnica e di precisione". Sugli undici da schierare in campo, il mister ha detto di avere ancora diversi dubbi e di essere pronto a stravolgere la squadra rispetto al match vinto contro la Sampdoria.
Inoltre, l'allenatore bianconero ha ribadito quanto sia importante essere più squadra, soprattutto in determinati momenti della partita, aspettandosi dei miglioramenti già dalla sfida di domani sera.
Anche la prima domanda della conferenza stampa è stata per capitan Chiellini che ha descritto la partita di domani "bella ma allo stesso tempo difficile" e che la squadra dovrà "avere pazienza ed essere compatta, stando attenti alle ripartenze".
Inoltre, il difensore si è soffermato sull'importanza di questi grandi appuntamenti: "Giocare contro i migliori è importante, permette di alzare il livello. Solo disputando certe partite si cresce, il nostro obiettivo è passare il turno".
Chiellini ha dedicato un pensiero a Paulo Dybala, uscito malconcio e in lacrime contro la Sampdoria: "Dybala è fondamentale per noi, ma siamo comunque forti. E uno dei pregi di Allegri è cercare sempre nuove soluzioni".
Infine, il capitano juventino ha sottolineato come sia importante, per la squadra, ritrovare l'autostima: "Bisogna ritrovare il filo conduttore che ha portato la solidità del passato e che ci ha fatto restare per anni ai massimi livelli."
Per quanto riguarda Massimiliano Allegri, il mister ha comunicato che l'unico giocatore indisponibile, oltre ai lungo degenti, è Aaron Ramsey, ma che ha ancora molti dubbi sulla formazione, a cominciare dalla difesa, se disporla a tre o con altro modulo.
Riguardo, invece, al reparto offensivo, Allegri si è detto intenzionato a schierare due o tre attaccanti, uno dei quali sarà sicuramente Moise Kean. Gli altri potrebbero essere Kulusevski e Bernardeschi. A centrocampo, invece, è recuperato Adrien Rabiot, sul quale l'allenatore si è soffermato ancora una volta: "Fossi in lui, sarei arrabbiato. I giocatori alla Juve sono tutti tecnicamente validi. La differenza passa in quello che hai nella testa, nella voglia di mettersi in discussione e migliorarsi".
Sollecitato dai giornalisti, il mister si è lasciato sfuggire quattro sicuri titolari, ovvero Szczesny, Danilo, Alex Sandro e Locatelli, per il resto la formazione è tutta da studiare: "Domani voglio vedere una partita tecnicamente pulita, dovremo avere pazienza ma anche il gusto di giocare queste sfide".
Poi è tornato su Moise Kean: "Moise sa fare gol, attacca la profondità e chiude bene l'azione. Deve migliorare nel gioco di squadra e nella tecnica individuale, ma ha già una buona esperienza".
Qualche parola anche per Rodrigo Bentancur, spesso nell'occhio del ciclone: "Bentancur è cresciuto molto, ma da solo non può fare il regista. Ha bisogno di collaborare e Locatelli può essere il compagno di reparto giusto per lui".
Notizie fresce anche su Arthur che, però, "è ancora molto indietro fisicamente. Nella sosta giocheremo due amichevoli per metterlo in condizione".
Non poteva mancare una riflessione su Federico Chiesa: "Da lui mi aspetto quello che sta facendo ora e anche meglio. [...] Per lui quest'anno è importante e più difficile. Deve imparare tante cose".
Infine, un pensiero Allegri lo dedica anche alla tanto ricorsa Champions League: "Ho l'ambizione di vincere la Champions. E' un desiderio, una passione, un'emozione. Poi, non so se ci arriveremo, ma l'obiettivo è laggiù e bisogna andarlo a prendere".
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