CLAUDIO MARCHISIO: "CHIESA È SUPER DETERMINANTE"

 

In un'intervista rilasciata al quotidiano "Tuttosport", Claudio Marchisio, ex centrocampista della Juventus, ha parlato a 360 gradi della sua ex squadra e di alcuni calciatori per lui fondamentali, ovvero Paulo Dybala e Federico Chiesa.

Sulla falsa partenza che ha contraddistinto l'inizio stagione dei bianconeri, Marchisio ha espresso la sua idea: «È sempre complicato fare paragoni con il passato. Quello che conta è il presente. La Juve ha avuto una partenza difficile, con assenze importanti, con difficoltà nel gioco e nei risultati che, adesso, sembra che stiano andando alle spalle come dimostrano le gare giocate prima della sosta per le nazionali, sia in campionato sia in Champions. Ci sono state tante partite, anche con le nazionali, credo che aver trovato un minimo di equilibrio sia la base per ripartire bene».



L'ex Principino ha detto la sua anche su Paulo Dybala, atteso sia per dare risposte in campo sia sul fronte del rinnovo contrattuale: «Ha già dimostrato in passato di poter essere un leader della Juventus, anche quando era più giovane. Ha molte più partite alle spalle, sa quanto ha dato e sa quanto può dare. Lui come tanti altri. La Juve, lo scorso anno, ha vinto due trofei e se arrivano critiche, è perché la Juve vuole stare sempre in alto. Paulo, così come altri, dovranno avere grande voglia di dimostrare sul campo di poter essere competitivi oltre a un grande senso di attaccamento alla maglia. I contratti, per come la vedo io, andrebbero chiusi prima dell’inizio della stagione, ma speriamo che si chiuda il prima possibile e che sia Dybala sia la Juve possano essere felici insieme»

Infine, non poteva mancare un pensiero su Federico Chiesa, l'uomo in più della nuova Juventus di Massimiliano Allegri, sempre più indispensabile: «Ora è super determinante, perché la Juve sta giocando senza Dybala e Morata. Ma è super determinante perché è stato l’unico a dare la scossa alla squadra. È molto importante per questo, ma per diventare un campione non bastano solo le prestazioni, servono degli anni in cui accumuli esperienza. Ci saranno momenti in cui le giocate non gli verranno, ma sulla strada per diventare campioni, si passa anche da questi passaggi».


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