Come ormai consuetudine ventennale, alla vigilia di Inter-Juventus, giornali e giornalisti si divertono a riportare a galla episodi vecchi, ma mai dimenticati, alla base del difficile rapporto tre le due società e, soprattutto, tra i tifosi.
Se la settimana scorsa, prima di Juventus-Roma, è stato il famigerato gol di Turone annullato per un fuorigioco ancora oggi tanto discusso, oggi è il presunto fallo di Iuliano su Ronaldo in occasione di Juventus-Inter della stagione 1997-98.
Parlarne ogni anno, alla vigilia sia della sfida di andata che di ritorno, è diventata una tradizione, una di quelle a cui non si riesce a fare a meno. Soprattutto, però, è considerata un'occasione ghiotta per i giornali che, riempiendo pagine con il racconto di quella partita, sperano di vendere più copie, attirando in edicola la schiera di antijuventini.
Da questi fatti, sono originate, infatti, le tanto amate teorie del complotto, portate avanti di generazione in generazione e che a ogni episodio considerato a favore della Juventus, finiscono sulle prime pagine di tutti i giornali sportivi (e non solo).
Tutti noi ricordiamo cosa accadde in occasione di quel Juventus-Inter, partita decisiva per la corsa scudetto: Ronaldo che lancia la palla in avanti e si getta addosso a Iuliano stile rugby, l'allora allenatore dell'Inter Gigi Simoni che entra in campo gridando allo scandalo e le proteste che sarebbero durate settimane.
Sono passati oltre vent'anni da quel giorno, eppure per molti è un episodio da ricordare ogni anno, quasi fosse un anniversario da celebrare. Uno di questi è Massimo Moratti, Presidente di quell'Inter e che, tutti gli anni, non si risparmia nel ricordo di quell'episodio.
Fino a pochi anni fa, i giornali ci regalavano anche l'immancabile intervista a Gigi Simoni, ma da quando l'ex allenatore è scomparso, è rimasto soltanto Moratti e qualche calciatore dell'Inter che giocò la partita a soddisfare la morbosità di alcuni giornalisti.
Ogni anno, puntualmente, l'ex Presidente dell'Inter trova sotto casa schiere di cronisti che gli puntano il microfono alla bocca, nel tentativo di portare alla luce nuovi dettagli di quel match e di quei giorni tanto convulsi.
Nemmeno quest'anno, Moratti si è tirato indietro, giusto per raffreddare la già calda atmosfera e quando qualcuno lo ha stuzzicato su quell'episodio, lui ha tirato in ballo, addirittura, il VAR: "Il match con la Juventus procura sofferenza a tutti i tifosi interisti, per noi è “la” partita. Nel 1998 non sarebbe cambiato nulla neanche con il VAR siccome sarebbe stato diretto da persone che la pensavano allo stesso modo di Ceccarini. Quella partita ha guastato il rapporto tra le due società”.
A fargli eco, stavolta è arrivato anche un ex giocatore dell'Inter di quel periodo, ovvero Zé Elias, espulso proprio nella partita incriminata: "Dopo il rigore non assegnato, la nostra squadra perse l’equilibrio, non c’era più verso. Ci è venuto in mente che c’era un ‘aiuto’ per la Juventus. Questo non era nemmeno il primo episodio (di assistenza arbitrale alla Juventus) ed eravamo già abituati a questo tipo di situazione, perché, per tutta la stagione, si era parlato molto degli episodi pro-Juventus contro Udinese ed Empoli, con il gol non convalidato nonostante la palla avesse oltrepassato la porta. Se avessero avuto il VAR in quel momento, sarebbero arrivati con meno punti di noi al derby, e di sicuro tutto sarebbe diverso".
Insomma, come già accaduto alla vigilia di Juventus-Roma, anche stavolta l'ossessione degli antijuventini è finita in prima pagina. I giornali hanno dato fondo a tutto l'inchiostro disponibile, nella speranza di vendere qualche copia in più del solito o a ottenere una valanga di click e like, perché sono i primi a sapere che gli odiatori seriali hanno bisogno di nuova linfa per aumentare il proprio rancore.
Domani sera, dunque, si prevede una partita difficile, non tanto per le squadre in campo, quanto per l'arbitro Mariani, messo sotto pressione e che avrà tutti i riflettori addosso, anche considerate le polemiche scaturite dopo Juventus-Roma.
Non ci resta che sperare che il calcio e lo spettacolo abbiano la meglio.
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