Dopo una palpitante attesa, Inter e Juventus si sono sfidate nel derby d'Italia numero 242 allo stadio Giuseppe Meazza di Milano e si sono divise la posta dopo una partita, quasi sempre, dalla parte nerazzurra.
Come spesso accaduto nelle ultime uscite, la Juventus è partita molto bassa, con Morata isolato in avanti e Kulusevski, preferito a sorpresa a Federico Chiesa, impegnato nella marcatura a uomo su Brozovic.
Il pallino del gioco è stato sempre in mano all'Inter e i bianconeri hanno dato qualche cenno di ripresa soltanto dopo il gol del vantaggio della squadra di Inzaghi.
Tuttavia, i nerazzurri sono rimasti più aggressivi e reattivi, arrivando quasi sempre per primi sulle cosiddette "seconde palle", mentre la Juve ha continuato a trovare grandi difficoltà in fase di impostazione.
Pessimo primo tempo di una Juventus rinunciataria e molle, mai capace di imporre il proprio gioco o di dare la giusta intensità alla manovra, troppo lenta e prevedibile.
Nel secondo tempo, il canovaccio non è cambiato granché, anche perché la Juventus ha dimostrato di non essere dentro la partita con la testa e di non riuscire a cambiare il proprio modo di giocare, molto passivo e attendista.
Con l'ingresso di Dybala e Chiesa si è vista qualche fiammata, ma è stata tutta la squadra a dare l'impressione di non voler vincere la partita. Non c'è mai stato il cambio di marcia, né l'assalto finale, ma sempre un'incomprensibile e irritante flemma.
Stasera solo un episodio poteva permettere alla Juventus di non uscire dal campo sconfitta e, infatti, è arrivata l'ingenuità di Dumfries che ha causato il calcio di rigore poi trasformato da Dybala.
I bianconeri sono stati deludenti, soprattutto tenuto conto delle precedenti prestazioni e non approfittano dell'occasione di agganciare l'Inter al terzo posto.
PAGELLE:
Szczesny 6: Oltre al gol, non corre altri rischi, tanto che nel secondo tempo fa da spettatore non pagante.
Danilo 5.5: Stranamente abulico, gestisce la partita senza dare mai l'impressione di voler cambiare ritmo.
Bonucci 6: Ha giocato un match normale, senza alti né bassi, in linea con la prestazione appena sufficiente della squadra.
Chiellini 6: Ha provato a dare l'esempio, proponendosi spesso in avanti e tenendo la squadra alta, soprattutto nel secondo tempo, ma i suoi limitati mezzi tecnici ne hanno inficiato spesso l'efficacia.
Alex Sandro 6: Ha il merito di essersi procurato il calcio di rigore e prova a mettere tante palle in area di rigore, ma non riesce a essere incisivo.
Locatelli 5.5: Stranamente non prova mai la giocata, limitandosi al compitino e senza metterci nemmeno l'ardore giusto. Dall'82' Arthur 6: Entra e dà un po' d'ordine al centrocampo, gestendo meglio la palla.
McKennie 4: Sembra ormai un giocatore perso e forse ha già capito che la sua avventura a Torino si sta avviando verso la conclusione. Dall'82' Kaio Jorge SV: si muove bene, ma ha poche possibilità di mettersi in mostra.
Bernardeschi 4.5: Gioca solo quindici minuti, ma per l'ennesima volta si dimostra poco preciso e approssimativo. Inoltre, ha la responsabilità di aver lasciato la squadra in dieci proprio in occasione del gol del vantaggio dell'Inter. Dal 17' Bentancur 5: Mette in evidenza, ancora una volta, i suoi limiti, ovvero la continuità. Dopo le ultime incoraggianti prove, gioca sottotono, passeggiando per il campo.
Cuadrado 4: Irriconoscibile. Non entra mai in partita e sbaglia tanto, molto più di quanto gli è concesso. Dal 64' Chiesa 6: Entra per dare un po' di verve in avanti e mettere in difficoltà i difensori nerazzurri con le sue accelerazioni, ma non ha molte chance di incidere.
Kulusevski 4.5: Sacrificarlo in copertura su Brozovic sarà forse una decisione su cui Allegri rifletterà. Il ragazzo, infatti, non gioca con la mente libera, risultando confuso e approssimativo in quasi tutte le giocate. Dal 64' Dybala 6.5: Entra in campo deciso e convinto di dare il suo contributo e ci riesce segnando il rigore e creando pericoli per la difesa dell'Inter.
Morata 6: Gioca la sua solita partita di "sporca", con tanti sacrifici e abbassandosi spesso per avere qualche palla giocabile, visto che di rifornimenti non se ne vedono.
Allegri 5: Sbaglia la formazione iniziale, puntando ancora su Bernardeschi e chiedendo a Kulusevski di sacrificarsi marcando a uomo Brozovic. Per fortuna, ha la panchina dalla sua parte.
(Marcello Gagliani Caputo)
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