Alla vigilia di Juventus-Roma, una sfida che Dino Zoff ha vissuto negli anni delle polemiche arbitrali e del clima teso tra le due società, l'ex portiere della Juventus ha commentato il momento della stagione e l'importanza della partita per tutte e due le squadre.
La prima domanda, non poteva che essere sul famigerato gol di Turone, ancora oggi origine dell'odio di tante tifoserie contro la Juventus. Zoff racconta di non ricordare “niente di particolare, se non le polemiche che seguirono nei giorni successivi. In campo non notammo nulla di particolare, poi dopo qualcuno diceva una cosa, qualcuno un’altra: solite cose, anche se con più rumore. Ma del resto le discussioni sui gol, sui rigori, sui falli ci sono ancora adesso col Var, figuriamoci allora".
Da allora, il rapporto tra le tifoserie è stato sempre abbastanza teso, anche se tra le società, soprattutto negli ultimi anni, sono stati fatti molti passi avanti. Per Zoff nacque tutto in quel delicato periodo, in cui “le squadre erano spesso abbastanza vicine e quindi scattavano questioni di campanile. Ma è normale che accada così quando c’è qualcosa di grosso in ballo. Poi certo, a volte nascono polemiche che non hanno proprio senso di esistere".
Sulla possibilità che Juventus e Roma battaglino ancora per lo scudetto, l'ex numero 1 della Nazionale Campione del Mondo 1982, non si sbilancia: “È decisamente presto per dirlo, siamo davvero all’inizio. Ma questa sarà una gara delicata, anche se non decisiva. La Juve vuole recuperare posizioni, la Roma dimenticare il derby”.
Infine, qualche parola anche sulla sfida Allegri-Mourinho e sul possibile schieramento in campo delle due squadre: “Questi discorsi su squadre offensive dipendono poi sempre da cosa ti permette di fare l’avversario. A volte parti dicendo ‘attacchiamo’, e poi non puoi farlo. Non è una partita di dama, dipende da cosa ti lascia fare chi ti sta di fronte”.
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