Nel turno infrasettimanale valevole per la decima giornata di Campionato, la Juventus incappa in una sconfitta pesantissima che, probabilmente, mette una pietra sopra le speranze di rimonta dei bianconeri.
Dopo il pareggio ottenuto a San Siro, per gli undici di Allegri era una partita assolutamente da vincere, così da non perdere ulteriore terreno dalle altre squadre di testa, ma come già successo con l'Inter, è stata giocata nel modo sbagliato.
Nel primo tempo, la Juventus è partita bene, creando qualche occasione e colpendo un palo con Paulo Dybala, ma il gol lo ha segnato il Sassuolo che ha bucato una difesa troppo pigra e disattenta.
In tutti i primi 45 minuti sono emersi i limiti ormai noti dei bianconeri che continuano a giocare soltanto a sprazzi, passeggiando sul campo e lasciando Morata troppo isolato in avanti.
Nonostante il "tridente" con Dybala e Chiesa, sia l'argentino che l'ex viola sono stati costretti a giocare bassi. Il numero 10 per avere qualche palla giocabile e Chiesa per recuperare il pallone e ripartire in contropiede.
Nel secondo tempo c'è stato un sussulto d'orgoglio, ma il modo di giocare è rimasto uguale, ovvero confuso, nevrotico e con ardore inesistente. Non è un caso, infatti, che il pareggio sia arrivato su calcio piazzato, esattamente come successo a San Siro.
Il gioco di questa Juve è preoccupatamente involuto, il centrocampo è incapace di fornire una quantità accettabile di palloni agli attaccanti. Proprio per questo motivo, Dybala che dovrebbe giocare da seconda punta, è stato, invece, costretto a costruire il gioco per provare a dare una scossa.
Come già accaduto fin troppe volte, la Juventus ha lasciato un tempo intero agli avversari, reagendo soltanto quando è andata sotto. L'atteggiamento è davvero preoccupante, come anche alcune "allegrate".
Già con l'Inter era scesa in campo una formazione a dir poco discutibile e anche stasera sono state fatte scelte strane, come quella di Rabiot titolare al rientro dal Covid.
Ciò che, però, preoccupa di più è che, a tratti, è sembrata una Juve già rassegnata, i calciatori non danno mai l'impressione di giocare con il sangue agli occhi e con la ncessaria fame. Tutti, nessuno escluso, si limitano a fare il proprio compitino e nessuno, in questo momento, sembra poter cambiare le cose.
Una sconfitta pesante, se non nel risultato lo è sicuramente nella prestazione e nella classifica e davvero incomprensibile perché avvenuta a pochi secondi dalla fine e in contropiede.
PAGELLE:
Perin 6: Non viene impegnato molto e nulla può fare sui due gol del Sassuolo. Poteva essere una serata da spettatore e invece è finita diversamente.
Danilo 5: Sembra chiaro che il brasiliano stia passando un momento di appannamento, perché non riesce a giocare in maniera ordinata e in difesa si trova spesso nella posizione sbagliata. Dall'80' Kulusevski SV
De Ligt 5.5: Cerca di tenere la squadra alta, ma sbaglia più del solito e soffre maledettamente la velocità e la reattività degli attaccanti del Sassuolo.
Bonucci 5: Anche per lui serata storta, gioca troppo spesso in maniera superficiale e sbaglia più del solito.
De Sciglio SV: La sua partita dura dieci minuti, poi esce a causa di un infortunio, l'ennesimo. Dall'11' Alex Sandro 5: Entra in campo a freddo e non riesce a carburare, neppure nel secondo tempo. Anche lui sbaglia tanto e passa troppe palle all'indietro.
Locatelli 5: Un'altra partita sottotono, con poco coraggio, troppi errori e poca grinta. Dalla sua parte avrebbe l'alibi dell'ex, ma fino a oggi ci aveva abituati bene. Dall'80' Arthur 6: Con lui il centrocampo gira meglio, presto ci sarà bisogno di lui fin dall'inizio.
McKennie 6.5: Ci mette tanta grinta e segna il gol del pareggio con uno splendido stacco di testa. Tuttavia, è ancora un po' confusionario e sbaglia diversi passaggi e appoggi facili.
Rabiot 5.5: Appena rientrato dal Covid, Allegri decide di schierarlo subito titolare, ma il francese dimostra di non essere ancora pronto e non permette alla squadra di sfruttare a dovere la fascia sinistra. Dal 46' Cuadrado 5.5: Entra per dare la spinta sulla fascia mancata per tutto il primo tempo, ma si vede che non è brillante come al solito.
Chiesa 6: Nel primo tempo rincorre tutti e recupera tanti palloni, sostituendosi a qualche compagno svagato e pigro. Nel secondo cala di intensità e tende a sparire nel caotico finale.
Dybala 6.5: Questa partita conferma che è lui l'unico a poter dare un po' di frizzantezza alla manovra della squadra, ma non può coprire tutto il campo da solo. Scende a centrocampo per costruire, colpisce un palo, serve l'assist a McKennie per il gol. Appena rientrato dall'infortunio non poteva fare di più.
Morata 5: In avanti rimane molto isolato, ma stavolta non ci mette nemmeno il solito impegno. Viene puntualmente anticipato dai difensori del Sassuolo e gioca sempre di spalle alla porta. Dal 63' Kaio Jorge 6: Ci mette tanta voglia e tanta freschezza, muovendosi meglio di Morata, ma non riesce mai a essere pericoloso.
Allegri 5: Dopo le scelte di San Siro, anche stasera ha diverse responsabilità per gli undici iniziali. Tuttavia, la sua maggiore colpa rimane quella di non far giocare alcuni calciatori nella loro posizione naturale, nel nome di un presunto equilibro che stasera ha fatto acqua da tutte le parti.
(Marcello Gagliani Caputo)
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