Nell'ultima partita di andata del girone H di Champions League, la Juventus centra la terza vittoria su tre e vola a punteggio pieno verso gli ottavi di finale.
Ancora una volta, la squadra di Allegri ha vinto 1-0, quarto consecutivo, dando l'impressione di aver ritrovato lo spirito di squadra che sembrava ormai perduto.
Nel primo tempo, davanti a uno Zenit molto attendista e deciso a lasciare l'iniziativa ai bianconeri, la squadra di Allegri non è riuscita a tenere ritmi alti e ha permesso agli avversari di difendersi in maniera ordinata, spesso in 11 dietro la palla.
La manovra juventina è parsa troppo lenta ed elaborata e l'unica soluzione è stata la giocata individuale, soprattutto le accelerazioni di Chiesa o i tiri da fuori area. La supremazia territoriale è stata sterile e senza sbocchi, tanto che i rischi per il portiere russo si sono contati sulle dite di una mano.
Anche nel secondo tempo il copione non è cambiato molto, visto che lo Zenit ha continuato nel suo atteggiamento passivo, nella speranza di colpire in contropiede, mentre la Juventus non ha accelerato e ha pensato più a gestire la palla che a cercare il gol.
Per buona parte della gara, gli undici di Allegri hanno dato la sensazione di non voler rischiare troppo e di accontentarsi del pareggio, forse in vista anche del big match di Campionato contro l'Inter, ma alla fine sono riusciti a piazzare la zampata decisiva nei minuti finali.
Lo Zenit, invece, è sembrata una squadra quasi in disarmo, mediocre e incapace di costruire gioco con idee e incisività. Tanti gli errori tecnici dei singoli, sintomo di un gruppo poco coeso e affiatato.
PAGELLE:
Szczesny 6: Corre pochi rischi, ma quando c'è da farsi vedere lo fa con puntualità.
De Sciglio 6: Dopo la buonissima prova contro la Roma, non riesce a bissare la prestazione, ma ha il merito di servire l'assist vittoria a Kulusevski.
Bonucci 6.5: Vive una serata abbastanza tranquilla ed più spesso impegnato a impostare che a difendere, facendolo sempre con eleganza e tranquillità.
De Ligt 7: È il migliore in campo e si dimostra pienamente recuperato, dominando in area di rigore e anticipando quasi sempre gli attaccanti dello Zenit.
Alex Sandro 6: Gioca una partita ordinata, ma senza alti nè bassi, spingendo meno del solito sulla fascia. Dal 57' Cuadrado 5: Allegri lo butta dentro per sparigliare le carte e alzare il livello dei cross in area avversaria, ma il colombiano sbaglia troppo.
Locatelli 6: Si dimostra il più attivo a centrocampo, cercando, più dei suoi compagni di reparto, la verticalizzazione. Dal 57' Arthur 6: Qualche giocata interessante, ma ancora è lontano dalla forma migliore.
Bentancur 6: Gioca un ottimo primo tempo, dominando a centrocampo, ma nella ripresa cala vistosamente e gli errori aumentano. Dall'83' Ramsey 6: Pochi minuti a disposizione, ma li sfrutta bene.
McKennie 6.5: È l'unico a rendersi pericoloso sotto porta, prima di piede e poi di testa, ma non riesce a essere incisivo. Tuttavia, ha dato segnali confortanti.
Bernardeschi 5.5: Purtroppo prosegue nell'alternare buone prove come quella con la Roma a prestazioni opache come quella di questa sera. Non riesce a essere incisivo né a costruire una giocata utile alla squadra. Dal 57' Kulusevski 6.5: La sua freschezza dà un po' di brio e imprevediblità alla manovra d'attacco, tanto da essere lui l'uomo decisivo.
Morata 6: Nonostante non sia ancora in forma dopo l'infortunio, gioca la consueta partita generosa, svariando su tutto il fronte d'attacco e serve uno splendido assist che McKennie spreca. Dal 75' Kean 6: Si muove tanto in avanti, ma tocca pochi palloni.
Chiesa 5.5: Gioca troppo spesso a nascondino con i compagni di squadra e non gli riescono le sue solite giocate, molte volte decisive.
Allegri 6.5: Ha dato un'altra prova di aver preso il controllo della squadra, ma il lavoro che lo attende è ancora tanto. Come successo contro la Roma, ha il merito di indovinare, ancora una volta, i cambi.
(Marcello Gagliani Caputo)
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