JUVENTUS-SASSUOLO 2-1: COMMENTO E PAGELLE

 
Nei quarti di finale di Coppa Italia, la Juventus ha ospitato il Sassuolo in gara unica per l'ultimo match valido per l'accesso alla semifinale contro la Fiorentina. 

Rispetto alle previsioni della vigilia, Allegri ha mandato in campo una formazione molto diversa da quella paventata ieri in conferenza stampa

In difesa, davanti a Perin, il rientrante Bonucci ha ripreso il suo posto al fianco di de Ligt, mentre Alex Sandro è tornato sulla sinistra e De Sciglio è stato dirottato a destra. A centrocampo, nonostante la botta rimediata domenica, è stato confermato Zakaria con Arthur e McKennie.

In avanti, invece, tridente Cuadrado-Dybala-Vlahovic, con Morata che ha usufruito di un turno di riposo e Kaio Jorge, dato per titolare fino a ieri, che si è accomodato, ancora una volta, in panchina. 

La partenza della Juventus è stata ottima, tanto da realizzare il gol del vantaggio dopo appena due minuti. A buttarla dentro, Paulo Dybala, ispirato da un'ottima iniziativa del redivivo Alex Sandro.

Tuttavia, il Sassuolo non si è demoralizzato e ha ripreso il controllo della partita, giocando con la solita aggressività. In pochi minuti, Perin ha dovuto sfoderare almeno un paio di ottimi interventi, ma alla fine si è dovuto inchinare al gran gol di Traoré al 23'.

Nell'occasione, i giocatori della Juventus hanno peccato di pigrizia e poca attenzione, con la difesa troppo bassa e permettendo, con inaccettabile facilità, l'uno-due al limite dell'area di rigore che ha portato il calciatore neroverde a tirare in porta in assoluta libertà.

In un primo tempo tutto sommato equilibrato, si è rivista la Juventus di Allegri, attendista nell'atteggiamento, bassa in difesa e poco aggressiva a centrocampo. Certo, il merito va anche al Sassuolo e al suo spirito sempre propositivo, ma rispetto a quanto visto contro il Verona si è registrato un passo indietro


Nel secondo tempo, la Juventus è sembrata toccata nell'orgoglio e ha cercato di alzare il ritmo e di prendere il controllo della partita. Tuttavia, è mancata la necessaria lucidità per superare il muro alzato dal Sassuolo, anche se la sfortuna ci ha messo del suo in occasione dei due pali colpiti da McKennie e de Ligt. 

Gli emiliani, dal loro canto, hanno faticato di più rispetto alla prima frazione di gioco e si è affidato a qualche ripartenza, cercando di mantenere un ritmo più consono alle proprie caratteristiche. 

In una situazione abbastanza bloccata, la partita poteva essere risolta da un episodio o dagli uomini in panchina e, infatti, l'ingresso di Morata e Locatelli ha dato quella spinta in più che ha permesso alla Juventus di schiacchiare il Sassuolo nella sua area di rigore.

Gli ultimi venti minuti della partita sono stati un vero assedio dei bianconeri e il Sassuolo si è salvato soltanto grazie a diversi miracoli del proprio portiere che, però, nulla ha potuto sulla deviazione di Tressoldi sul tiro di Vlahovic a pochi minuti dal fischio finale. 

È stata una partita dalle due facce, perché nel primo tempo si è vista una Juventus "old style", rinunciataria e pigra, mentre dopo i cambi e il nuovo assetto più offensivo, ha dimostrato di poter giocare a calcio e dominare le partite. 

Quando e se mai Allegri si deciderà ad allentare il freno a mano, allora sì che la Juventus potrebbe cominciare a vincere e convincere




PAGELLE:

Perin 6.5: Soprattutto nel primo tempo viene impegnato diverse volte e se la cava egregiamente, può poco sul gol del Sassuolo, anche perché i difensori davanti a lui si aprono come le acque del Mar Rosso. 

De Sciglio 6: Rimane bloccato indietro per tutta la partita, facendo più il terzo centrale che il terzino di spinta. Dal 60' Locatelli 6.5: Il suo ingresso ha dato ordine, ma anche più precisione nella fase di costruzione del gioco, più verticale rispetto al primo tempo. 

De Ligt 6: Dopo un primo tempo sofferto, nel secondo gioca più libero dalle marcature e va vicinissimo al gol e si trasforma spesso nell'attaccante più pericoloso. 

Bonucci 6: Dopo oltre un mese di assenza, è sembrato un po' arrugginito, ma quando riesce a prendere le misure è in grado di imbucare ottimi palloni in avanti. 

Alex Sandro 6.5: Nel primo tempo è il migliore in campo e sembra tornato quello di qualche anno fa, nel secondo spinge meno, ma rimane, comunque, una costante minaccia per la difesa avversaria. 

Arthur 5.5: Rispetto alle partite precedenti, si prende una pausa e non gioca all'altezza. Commette troppi errori, sia in appoggio sia di posizione. Dal 69' Rabiot 6: Mette la sua fisicità a centrocampo e si fa vedere anche in avanti. 

Zakaria 5.5: In un centrocampo a due soffre di più e gioca un match al di sotto delle aspettative, soprattutto dopo le belle cose vista contro il Verona. Dal 60' Morata 7: Ancora una volta è uno dei migliori, seppur partendo dalla panchina. Il feeling con Vlahovic cresce giorno dopo giorno, ma soprattutto, dà al centravanti serbo il supporto che gli era mancato per tutta la partita. 

McKennie 6: Nei primi 45' è in grande difficoltà, soprattutto quando deve gestire la palla a centrocampo, nel secondo, più libero da compiti di copertura, torna a essere uno dei più pericolosi. 

Cuadrado 5.5: Non è il solito giocatore decisivo e fondamentale per la Juventus, un po' troppo pigro e poco attento, soprattutto in fase di spinta.  

Dybala 6.5: Segna subito il gol del vantaggio e gioca a tutto campo, cercando di dare imprevedibilità alla manovra bianconera. Affina l'intesa con Vlahovic, ma ogni tanto si lascia andare a qualche leziosismo di troppo. 

Vlahovic 7: Gioca un primo tempo isolato davanti, ricevendo rifornimenti con il contagocce. Dopo i cambi entra di più in partita e dimostra di avere bisogno di una seconda punta che lo supporti, inventandosi (anche grazie a un po' di fortuna) il gol del 2-1. Dall'89' Kaio Jorge: SV

Allegri 6: Come ormai consuetudine, sbaglia formazione iniziale e pecca di troppa prudenza nell'approccio alla partita. Si ravvede nel secondo tempo, cambiando l'assetto della squadra. 


(Marcello Gagliani Caputo)


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