Dopo la pausa per lo stage della Nazionale, è finalmente ripresa la Serie A. Con le sconfitte di Inter e Atalanta, il match di stasera tra Juventus e Verona era un'occasione ghiotta per i bianconeri per sorpassare gli orobici al quarto posto e accorciare sulla testa della classifica.
Per giocarsi tutte le carte disponibili, Allegri ha deciso di schierare subito il tridente pesante con Morata, Dybala e Vlahovic insieme in campo e un centrocampo a tre con l'altro debuttante Zakaria, al fianco di Rabiot e Arthur.
L'inizio della Juventus non è stato facile, perché il Verona è sceso in campo con molta personalità e ha tenuto alto il ritmo, pressando e aggredendo i giocatori bianconeri. Gli undici di Allegri sono stati costretti spesso a giocare in fretta e hanno peccato, dunque, di precisione.
Ciò nonostante, il primo tiro in porta è stato della Juventus e proprio di Vlahovic, lanciato da Rabiot dopo un preziosismo di Dybala. Ribattendo colpo su colpo, i bianconeri sono riusciti a prendere le misure alla squadra di Tudor e il gol del vantaggio è arrivato ancora sull'asse Dybala-Vlahovic, con il serbo che ha segnato la sua prima rete con la maglia della Juventus.
È stato un bel primo tempo, sia grazie al Verona che è sceso in campo con un atteggiamento propositivo e coraggioso, sia grazie alla Juventus che, dopo un inizio un po' frenetico, è riuscita a trovare il ritmo giusto e ha messo diverse volte in ambasce la difesa avversaria.
Sia Zakaria che Vlahovic hanno fatto subito vedere di che stoffa sono fatti. Lo svizzero, dopo un po' di emozione iniziale, ha recuperato decine di palloni, mentre il serbo è stato una costante minaccia per la difesa del Verona.
Il secondo tempo è stato più frammentato, con il Verona che ha provato con orgoglio ad attaccare e la Juventus che, a tratti, ha dovuto tirare il fiato. Tuttavia, grazie a una grande azione di Morata, è arrivato il raddoppio bianconero e a metterlo a segno è stato proprio l'altro nuovo arrivato, ovvero Denis Zakaria.
Il 2-0 ha tagliato le gambe agli scaligeri che hanno rischiato di andare ancora sotto diverse volte, mentre la Juventus ha ritrovato l'entusiasmo che a inizio ripresa sembrava aver smarrito e ha sciorinato alcune giocate spettacolari.
Se questa partita doveva dare delle risposte, queste sono arrivate chiare e forti. Da un lato, infatti, è stata confermata la grande solidità difensiva ritrovata, dall'altro la squadra ha avuto un atteggiamento diverso dal passato.
Oltre ai gol dei nuovi arrivati, infatti, si è vista una squadra messa meglio in campo e una manovra più propositiva e aggressiva, cosa che ha giovato un po' a tutti, compresi coloro che, fino a oggi, avevano deluso.
Dopo una faticosa rincorsa, il quarto posto è stato conquistato e la classifica si è accorciata. Al decimo risultato utile consecutivo (7 vittorie e 3 pareggi) è il momento di avere il coraggio di guardare più in alto e proseguire nella strada tracciata stasera, con determinazione.
Szczesny 6.5: Non corre rischi particolari, ma quando viene chiamato in causa si destreggia con sicurezza.
Danilo 7.5: Non giocava da oltre due mesi, eppure è stato uno dei migliori in campo. Ordinato, preciso, propositivo, una partita straordinaria.
De Ligt 7: Sicuro, deciso e sempre in anticipo, gioca una partita tosta e molto fisica, impedendo agli attaccanti avversati di rendersi pericolosi.
Chiellini 7: Partita impeccabile del Capitano che guida la difesa con ordine e sicurezza. Dal 73' Rugani 6: Normale amministrazione.
De Sciglio 6.5: Gioca la sua solita partita disciplinata, tra alti e bassi, ma nel complesso è una presenza quasi rassicurante.
Rabiot 7: Accanto al mastino Zakaria, ha meno compiti di copertura, per cui riesce a giocare al meglio, proponendosi in avanti e facendo sentire la sua fisicità. Finalmente ha timbrato il cartellino.
Arthur 6.5: Governa a centrocampo come un geometra che disegna linee e traiettorie precise. Non si lascia andare a giocare spettacolari, ma dà ordine alla manovra.
Zakaria 7: Lo svizzero non poteva sognare un esordio migliore. Nonostante qualche errore a inizio gara, ha recuperato un numero incredibile di palloni e ha sempre sostenuto le azioni di attacco. Il gol è soltanto la logica conseguenza di una partita grintosa e piena di voglia. Dall'82' McKennie 6: Fa vedere di essere tornato dalla trasferta americana con la stessa grinta di prima.
Morata 7: Nel nuovo ruolo alla Mandzukic gioca una partita eccezionale, svariando su tutto il fronte d'attacco, sacrificandosi in copertura e servendo assist preziosi, come quello del 2-0. Dall'82' Kean 6: Si impegna e va vicino al gol, ottimo ingresso.
Dybala 7: Con Vlahovic accanto e Morata che svaria su tutto il fronte d'attacco, lui è molto più libero di giocare di fantasia e distribuisce colpi spettacolari, seppur non sempre precisi. Ci mette così tanta grinta e voglia che esce dal campo contrariato. Dal 74' Cuadrado 6: Mette in campo la sua esperienza nel momento di tirare il fiato.
Vlahovic 7: Anche lui, come Zakaria, non poteva sognare un esordio migliore, visto che in meno di un quarto d'ora si rende pericoloso e poi realizza il gol del vantaggio. È un costante punto di riferimento per tutta la squadra.
Allegri 6.5: Trova il coraggio di schierare il tridente, ma dopo il 2-0 si ricorda di essere se stesso e tira fuori Dybala per mettere dentro Cuadrado, scontentando tutti.
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