Dopo la vittoria dell'Inter nel derby, Juventus e Fiorentina si sono giocate l'accesso alla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 11 maggio allo stadio Olimpico di Roma.
Forti dello 0-1 ottenuto all'andata, i bianconeri di Massimiliano Allegri sono scesi in campo decisi a difendere il vantaggio, ma gli undici di Vincenzo Italiano non si sono tirati di certo indietro e hanno provato a sfruttare l'ottimo momento di forma.
Per l'occasione, l'allenatore della Juventus ha lasciato in panchina Paulo Dybala, preferendogli Bernardeschi e ha schierato, ancora una volta, Danilo a centrocampo.
Come prevedibile, i bianconeri hanno lasciato l'iniziativa agli avversari e hanno agito in contropiede, approfittando anche della linea difensiva viola molto alta.
Complice una Fiorentina poco lucida e molto frenetica, la Juventus ha prima avuto un paio di buone occasioni con Vlahovic e poi è andata in vantaggio con un gran gol di Bernardeschi, tra i migliori in campo insieme a Rabiot.
Le due squadre hanno giocato un primo tempo divertente ed equilibrato, con gli undici di Italiano che hanno provato ad aggredire e con i bianconeri prontissimi ad approfittare degli spazi, anche grazie alla capacità di Vlahovic di attaccare gli spazi.
Nel secondo tempo, la Fiorentina ha provato la reazione ed è andata vicina al pareggio dopo pochi minuti, fermata soltanto da una grande parata di Perin. Tuttavia, alla prima occasione, anche la Juventus ha sfiorato il gol, colpendo un palo con Zakaria.
I bianconeri hanno impostato una frazione di gioco di contenimento, a tratti abbassandosi troppo e rischiando più del dovuto, soprattutto in mischie dentro l'area di rigore.
Per buona parte del secondo tempo, la Juventus ha rinunciato a giocare, schierando due linee davanti la propria area di rigore e respingendo gli attacchi della Fiorentina. Una sorta di fortino che i viola non sono riusciti a espugnare, anche perché poco precisi e creativi nell'ultimo passaggio.
Con l'ingresso di Dybala, la squadra è riuscita ad alzare il baricentro, tanto da andare in gol con Rabiot, poi annullato per fuorigioco. L'argentino ha dato quella spinta e quella fantasia necessari per permettere alla squadra di controllare il match con più tranquillità.
La Fiorentina, dal canto suo, non è riuscita a impensierire seriamente la difesa juventina, spuntata sia in avanti (prova mediocre di Cabral) sia a centrocampo, qui anche poco coraggiosa.
Stasera l'obiettivo era staccare il biglietto per la finale di Roma e la Juventus l'ha fatto a modo suo (o meglio di Allegri), ovvero segnando un gol e rintanandosi in difesa a protezione del vantaggio.
La metamorfosi tra primo e secondo tempo è stata visibile agli occhi anche dei meno esperti. Tuttavia, il risultato era fin troppo importante per storcere la bocca e la vittoria è stata più che meritata.
Perin 7: Festeggia il rinnovo del contratto con una partita sicura, in cui salva il risultato in almeno due occasioni.
De Sciglio 5: Insicuro, falloso e più volte pericoloso nella sua area di rigore, viene anche ammonito (e squalificato per la finale). Dal 78' Cuadrado 6.5: Aiuta la squadra a respirare e serve l'assist per il 2-0.
Bonucci 6: Torna titolare dopo diverso tempo e, in effetti, si mostra un po' arrugginito. Commette diversi falli e non sempre è preciso nelle chiusure e nelle impostazioni.
De Ligt 6.5: Difende bene dagli attacchi viola e annulla chiunque gli passi a tiro. Ogni tanto si spinge in avanti, soprattutto quando vede la squadra abbassarsi troppo.
Alex Sandro 6: Partita totalmente difensiva, supera raramente la metà campo, impegnato a mantenere la posizione e a schierarsi da terzo centrale diverse volte.
Danilo 6.5: Per lui, Allegri ha rispolverato il ruolo del libero davanti alla difesa e il brasiliano se la cava con ordine e precisione. A tempo scaduto si toglie lo sfizio di segnare il gol del 2-0.
Rabiot 7: Gioca un primo tempo super, recuperando tanti palloni e proponendosi in avanti. Va anche in gol, ma un fuorigioco di pochi centimetri gli nega la gioia meritata.
Zakaria 6.5: Nel primo tempo tiene alta la diga di centrocampo, nel secondo si prende qualche licenza, affondando e colpendo anche un palo.
Bernardeschi 7: Primo tempo di alto livello, con tante giocate importanti e un gol prezioso quanto bello. Nel secondo soffre l'atteggiamento passivo della squadra e cala fisicamente. Dall'81' Chiellini 6: Entra e fa il suo, ovvero difendere con grinta.
Morata 5: Gioca una partita sottotono e commette tanti errori, soprattutto nelle ripartenze del primo tempo. Dal 65' Dybala 7: Col suo ingresso, la Juve torna a giocare e controlla meglio la partita.
Vlahovic 6.5: Si batte come un leone, spesso lasciato solo in avanti, ma prova sempre il movimento giusto in attacco, raramente capito dai compagni. Dall'81' Kean SV
Allegri 5: Dopo un buon primo tempo della squadra, mette la sua firma ordinando una difesa a oltranza dell'1-0, tanto da sostituire Bernardeschi con Chiellini quando l'obiettivo si fa sempre più vicino.
0 Comments:
Posta un commento