Da ieri questo è l'interrogativo che molti si pongono sui social e che vede di fronte fazioni di tifosi con pensieri e filosofie molto diverse tra loro. Anche dopo la preparazione estiva, il popolo juventino è diviso tra chi manifesta preoccupazione per lo scarso rendimento della squadra e chi, invece, ritiene le amichevoli estive "partite inutili".
Ebbene, dopo la disastrosa stagione conclusa pochi mesi fa, questa doveva essere quella del riscatto. Nei piani della società e nelle idee di Allegri, la rosa si sarebbe dovuta rinforzare nei reparti più deboli, ma a oggi, 8 agosto, poco è stato fatto. Chiellini è stato sostituito da Bremer, Di Maria ha preso il posto (ideale) di Dybala e a centrocampo è arrivato Pogba, già fuori per infortunio e sono stati inseriti alcuni giovani.
Nulla è stato fatto sulle fasce, vero nervo scoperto della Juventus e meno ancora è stato fatto per cambiare atteggiamento e gioco della squadra. Quanto visto ieri contro l'Atletico Madrid non deve fare arrabbiare o preoccupare per il risultato (seppur umiliante), ma perché non si è visto nulla di ciò che tutti noi tifosi e addetti ai lavori ci aspettavamo.
Le amichevoli vengono organizzate per mettere minuti sulle gambe, per provare nuovi schermi, per saggiare la condizione fisica e per sperimentare. Ieri, invece, si è visto uno "spettacolo" pietoso, una fotocopia di tantissime partite già viste la scorsa stagione. Giocatori fisicamente a pezzi, nessuna idea, pochi palloni giocabili in attacco e un solo tiro in porta.
Insomma, se non c'è da preoccuparsi, come in tanto strillano, pensando che Allegri, come un novello Dio, possa creare una grande squadra in una settimana, c'è, almeno da porsi qualche domanda e riflessione.
La prima, naturalmente, è sul lavoro della dirigenza che a ormai una settimana dall'inizio del Campionato, non ha ancora completato la rosa. È vero, c'è tempo fino al 31 agosto, ma nel frattempo ci sono diverse partite da giocare, perché affrontarle col rischio di una squadra inadatta?
La terza e ultima è su Alvaro Morata. Ieri ha segnato una tripletta ed è sembrato un altro giocatore rispetto a quello visto la scorsa stagione con la maglia bianconera. È tornato quello ammirato con Pirlo in panchina, quando era stato capace di segnare 20 gol stagionali. Ha giocato centravanti ed è stato uno dei più pericolosi, grazie al gran numero di palle che gli sono arrivate, senza parlare della condizione fisica, davvero brillante.
Se non si possono esprimere giudizi "tranchant" prima dell'inizio della stagione, è, tuttavia, doveroso fare un bilancio di questo pre-Campionato che, a tutti gli effetti, è stato disastroso, con l'unica eccezione del match contro il Barcellona in cui si è intravisto qualcosa. Non ci resta che aggrapparci a questo e attendere tempi migliori, sempre se arriveranno.
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