Dopo il deludente debutto in Champions League, la Juventus si è rituffata in Campionato, alla ricerca di punti per non perdere il contatto con la vetta. All'Allianz è arrivata la Salernitana di Nicola, in un ottimo momento di forma.
A causa di diverse assenze, tra cui quelle dell'ultimo minuto di Locatelli e Rabiot, Allegri ha mandato in campo una formazione con diversi cambiamenti, come Kean titolare e un centrocampo inedito con Paredes, Miretti e McKennie.
Fin dalle prime battute, la Salernitana ha chiarito di non voler essere la vittima sacrificale e ha giocato a viso aperto e senza alcun complesso di inferiorità. Dal canto suo, la Juventus ha provato a essere frizzante e propositiva, ma oltre a due buone occasioni da gol, ha mostrato, ancora una volta, di non aver uno straccio di organizzazione e poca personalità.
I bianconeri, come al solito, hanno improvvisato, sperando in una giocata personale o in un'invenzione del singolo. Gli uomini di Nicola, invece, si sono mossi bene in campo, hanno chiuso ogni spazio e hanno accompagnato con tutta la squadra le giocate in avanti, mostrando coraggio e tranquillità.
Il vantaggio con cui la Salernitana è andata negli spogliatoi, è stato più che meritato, anche soltanto per l'atteggiamento che i calciatori hanno messo in campo, dimostrando che una squadra senza stelle può, comunque, giocarsi al massimo le proprie chance in un campo difficile come quello della Juventus.
Gli undici di Allegri possono recriminare soltanto perché ambedue i gol sono arrivati da due svarioni personali, il primo di Cuadrado e il secondo di Paredes che hanno lasciato via libera agli avversari mancando il tempo dell'intervento sul pallone.
Nel secondo tempo, la Juventus è partita all'arrembaggio, spinta dalla disperazione di trovarsi a un passo dal baratro e dopo poco più di cinque minuti Bremer ha accorciato le distanze con un gran colpo di testa su cross di Kostic.
Di fronte alla spinta dei bianconeri, la Salernitana non ha battuto ciglio e non è arretrata di un passo, continuando a giocare con personalità e spirito di abnegazione e non concedendo altre grandi occasioni alla Juventus. I bianconeri hanno attaccato in modo disordinato, sperando in un episodio o in una giocata personale di uno tra Vlahovic e Milik.
Di fronte a una situazione disperata, chiunque si sarebbe aspettato un assalto stile Fort Apache, ma la Juventus non è stata in grado neppure di metterla sul piano fisico e della "garra". La Salernitana ha controllato agevolmente la partita, concendendo, inevitabilmente, qualcosa, ma proponendosi anche in avanti, ma peccando di ingenuità nell'occasione del rigore che ha portato il match sul 2-2.
Un pareggio che se non sa di "game over" per Allegri e per questa squadra senza anima né identità, rimane comunque molto deludente e un vero campanello d'allarme che dovrebbe far riflettere la società.
Dopo una partita del genere, non è possibile perseverare in questa incomprensibile gestione della Juventus, ormai trasformata nella bruttissima copia di se stessa. Qualcuno dica a John Elkann che anche quest'anno lo scudetto rimarrà una chimera.
Perin 6: Una buona prestazione, nonostante i due gol incassati su cui, tra l'altro, poco può fare. Conferma l'ottimo momento di forma e la grande affidabilità.
Cuadrado 4: Errori su errori, di cui quello decisivo per il vantaggio della Salernitana. Sono ormai settimane che offre prestazioni pietose, forse sarebbe il caso di farlo riposare un po'.
Bonucci 5: Dopo la partenza di Chiellini e Dybala, doveva essere lui il nuovo punto di riferimento della Juventus, ma fino a oggi non si può dire nemmeno che sia naufragato con tutta la nave. Segna il rigore del pareggio (dopo averlo sbagliato) e rende vano il gol vittoria di Milik facendosi beccare in fuorigioco.
Bremer 5.5: Qualche sbavatura anche stasera e il fallo di mano che ha portato al rigore per la Salernitana. Tuttavia, ha il merito di segnare il gol della speranza.
De Sciglio 4.5: In questo inizio di stagione ha giocato più lui che Vlahovic e Di Maria messi insieme e la cosa fa capire come sta messa male la Juventus. Dal 62' Alex Sandro 6: Ha giusto il merito di procurarsi il rigore del 2-2.
McKennie 5.5: All'inizio sembrava dovesse giocare un'altra buona partita, come a Parigi, ma alla lunga è sparito dal campo, stanco e fuori ruolo. Dall'84' Soulé SV
Paredes 5.5: Come a Parigi, dove per alcuni era stato uno dei migliori, anche stasera ha dimostrato di non avere preso in mano la squadra e peggiora le cose sbagliando l'intervento in occasione dell'azione che avrebbe portato al rigore per la Salernitana.
Miretti 6: Nel primo tempo è l'unico che ci mette grinta e personalità, tanto da essere protagonista degli unici due tiri in porta della squadra. Dal 62' Fagioli 6: Va vicinissimo al gol e gioca mezz'ora interessante.
Kean 4: Ennesima chance sprecata per il giovane attaccante, evanescente, incapace di gestire la palla e di proporsi in avanti in modo pericoloso. Dal 46' Milik 6: Stava per diventare l'eroe della serata, ma Bonucci (o l'arbitro) gli ha rovinato la festa, a lui e a tutti i tifosi.
Vlahovic 6.5: Si sbatte, si batte e ci prova in ogni modo, proponendosi come un vero leader, ma da soli, purtroppo, non si vince.
Kostic 6: Gioca un primo tempo deludente, ma nella ripresa ha il merito di mettere al centro il cross dell'1-2 e di provarne altri molto pericolosi. Dal 78' Danilo SV
Allegri 1: Possiamo non vederlo più sulla panchina della Juventus?
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