Nel giorno del compleanno di Le Roi Michel Platini, torno a parlare di una Juventus ancora in ricostruzione e che ha il dovere di rinascere dalle proprie ceneri. La grottesca stagione appena conclusa ha portato notevoli strascichi in seno alla società e l'imminente sessione di calciomercato promette di fare lo stesso all'interno della squadra.
Dopo la conferma di Allegri in panchina, frutto soltanto di mero calcolo economico e accettata soltanto da una parte, ormai minoritaria, del tifo bianconero, la Juventus dovrà affrontare un'altra stagione complicata, sia in campo sia fuori. Con voci che si rincorrono, calciatori che vorrebbero andare via e altri poco graditi al mister, la rosa della prossima stagione è una vera e propria incognita.
Proprio in questi giorni, Luciano Moggi ha messo in guardia la tifoseria, avvisandola di prepararsi a un'altra stagione di passaggio e a una squadra mediocre. Parole che, ormai, molti ripetono da due anni, ossia dal rovinoso ritorno in panchina di Max Allegri, ombra di se stesso e vittima delle sue manie e delle sue ossessioni.
Come al solito, i nomi che si rincorrono sui giornali sono decine, a cominciare da quello di Giuntoli, per il quale già da settimane è cominciata l'ennesima telenovela. E poi non poteva certo mancare Sergej Milinkovic-Savic, pallino di Allegri e avvicinato alla Juventus ogni estate. Stavolta, però, sembrerebbe la volta buona, anche se il pericolo che anche lui, dopo tanti altri, si trasformi in un brocco qualunque è palpabile.
La nuova stagione comincerà, naturalmente, con l'incognita Pogba, reduce da un'annata a dir poco drammatica e deludente, sia per se stesso sia per la Juventus. Il francese ritornerà mai quello che ci aveva fatto innamorare al suo debutto in bianconero? Si parla di un'estate di lavori forzati per recuperare la forma e risolvere, una volta per tutte, i problemi personali e solo il tempo ci dirà se così sarà.
Le risposte che i tifosi aspettano sono davvero tante e molti di loro, tra cui il sottoscritto, hanno già perso la pazienza da diverso tempo. Le disdette alle tv sono volate a migliaia e migliaia, sia come protesta contro l'allenatore sia contro quel singolare "sistema Italia" che ha portato la Juventus a perdere il terzo posto in classifica guadagnato sul campo.
Oggi siamo di fronte a una società in confusione e a un allenatore che non solo ha perso il contatto con la realtà, ma anche la fiducia della squadra. I presupposti per un'altra stagione di sofferenza ci sono tutti e, come sempre, qualcuno darà seguito al suo giuramento di cieca fede verso la Juventus, mentre altri, invece, manterranno la lucidità necessaria per giudicare di volta in volta l'operato di tutti.
Ma oggi, come detto all'inizio, è il compleanno di Michel Platini, da molti considerato, a ragion veduta, il miglior calciatore juventino di sempre. Nessuno come lui è riuscito a vincere così tanti trofei con la maglia bianconera, soprattutto in Europa e nel mondo, dunque, essere ottimisti nel giorno del suo compleanno, è d'obbligo: la speranza divampa direbbe un appassionato di Star Wars.
Il sogno di rivedere una Juventus degna del suo blasone unisce tutta la tifoseria, in cui i campioni agognano di venire a giocare e nessuno vorrebbe mai andarsene. Tuttavia, un dubbio mi attanaglia: ma con Allegri in panchina, Platini avrebbe fatto il tuttocampista?
(Marcello Gagliani Caputo)
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