La rivalità calcistica tra Juventus e Milan è una delle più celebri e ardenti nel panorama del calcio italiano. Questi due club hanno attraversato decenni di scontri emozionanti e confronti epici che hanno catturato l'immaginazione dei tifosi di entrambe le parti. In questo articolo, andremo a fondo nelle radici di questa rivalità, ricordando i momenti storici che l'hanno alimentata e la passione che continua a bruciare tra i supporters di entrambi i club.
Le radici di una rivalità che ha fatto storia
La rivalità calcistica tra Juventus e Milan è una delle più antiche del calcio italiano e trova le sue basi nell'incontro/scontro tra le due squadre più titolate d'Italia, maggiori rappresentanti della tradizione sportiva d'Italia. Pur non trattandosi di un derby nel senso stretto del termine, viene considerata una vera "classica" del calcio italiano, sia perché a volte decide le sorti dello scudetto sia per la rivalità tra le due tifoserie.
A rafforzare la sua importanza, Juventus-Milan è, ancora oggi, la partita più giocata del Campionato italiano, con ben 239 gare, ma anche quella più antica, visto che il primo match tra le due squadre si giocò il 28 aprile 1901. Inoltre, non bisogna sottovalutare l'importanza che ha anche fuori dal contesto calcistico, visto che pone di fronte due delle più importanti città del Nord Italia, ovvero Torino e Milano. Insieme a Genova, infatti, queste due metropoli rappresentano il cosiddetto "triangolo industriale" del Nord-Ovest del nostro Paese. Una rivalità resa ancora più importante dalle proprietà dei due club: da un lato la famiglia Agnelli e dall'altro, per tanti anni, Silvio Berlusconi.
Per chi ama e conosce il calcio, Juventus-Milan è la storia, tanto da essere stata anche la prima partita trasmessa in diretta dalla televisione italiana, il 5 febbraio del 1950. Le due squadre si sono contese tante volte lo scudetto, nonché la Champions League nel 2003 (unica finale tra club italiani), senza contare i trofei che possono vantarsi di esporre nelle loro affollate vetrine.
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Scontri epici e momenti memorabili
Nel corso degli anni, Juventus e Milan hanno regalato al calcio italiano e mondiale una serie di scontri epici che rimangono ancora oggi scolpiti nella memoria dei tifosi. Partite spettacolari, gol indimenticabili e duelli tra grandi giocatori hanno caratterizzato tante sfide che, per diversi anni, hanno fatto brillare il calcio italiano all'estero.
Fin dai primi Campionati regionali, le due squadre hanno dato vita a incontri spettacolari e ricchi di emozioni. Tra questi, è doveroso segnalare l'8-1 con cui il Milan vince il 14 gennaio 1912 e l'altrettanto clamoroso 6-0 con cui, invece, fu la Juventus a imporsi il 25 ottobre del 1925.
Con il passare degli anni, l'inizio della Serie A e il crescente interesse verso il calcio, Juventus e Milan proseguono nei loro duelli e, come già accennato, sono involontarie protagoniste di un momento storico per il nostro Paese. Il 5 febbraio 1950, infatti, la RAI trasmette per la prima volta una partita di calcio in diretta TV. È una grande vetrina per ambedue le squadre, ma il contorno non è dei migliori, visto che a Torino nevica e fa molto freddo. I 22 giocatori scendono in campo decisi a darsi battaglia e la Juventus va in vantaggio dopo appena 13 minuti grazie al centravanti gallese John Charles.
Di fronte, però, i bianconeri hanno il Milan del tridente delle meraviglie Gren, Nordahl e Liedholm, per cui i rossoneri non ci mettono molto a raddrizzare il match e a seppellire di gol il malcapitato portiere juventino Viola che è costretto a raccogliere la palle in rete per 7 volte (tripletta di Nordahl). Una sconfitta amara, certo, ma che non impedisce alla Juventus di tornare a vincere lo scudetto dopo 15 anni di digiuno.
Lo smacco subìto in casa è di quello che passa alla storia, così i bianconeri cercano più volte la vendetta che, finalmente, arriva 47 anni dopo, quando la squadra allenata da Marcello Lippi vince 6-1 a Milano, umiliando non solo i grandi rivali, ma anche Arrigo Sacchi, colui che aveva, soltanto pochi anni prima, portato i rossoneri in vetta al mondo. È il 6 aprile del 1997 e la Juventus va a segno con Vieri (doppietta), Jugovic (doppietta), Zidane e Amoruso, mentre il Milan segna il gol della bandiera al 76' con Simone. Per i bianconeri si tratta della ciliegina sulla torta di una stagione che avrebbe portato un altro scudetto a Torino, mentre per i rossoneri è la conferma di un'annata fallimentare chiusa all'11esimo posto in classifica.
La rivalità tra Milan e Juventus valica i confini nazionali nel 2003, quando le due squadre arrivano in finale di Champions League. Sulla panchina dei bianconeri siede ancora Marcello Lippi, mentre su quella rossonera c'è Carlo Ancelotti, reduce proprio da una sfortunata stagione con la Juventus. È il 28 maggio 2003 e, seppur non sia passata agli annali come una tra le partite più belle tra le due compagini, il premio è talmente importante da ricordarla tra le migliori sfide sull'asse Torino-Milano. A Manchester, Juventus e Milan non vanno oltre lo 0-0 e così la Coppa viene assegnata ai calci di rigore, con i rossoneri che si laureano Campioni d'Europa.
Passano soltanto due anni e, alla vigilia dello scandalo di Calciopoli, Juventus e Milan tornano a battagliare per lo scudetto. La rivalità è sempre molto alta, anche perché ora sulla panchina bianconera siede Fabio Capello. Le due squadre scendono in campo l'8 maggio 2005 a San Siro a pari punti e al primo posto in classifica e giocano un match tirato e combattuto, fin quando un gol di Trezeguet su pazzesco assist in rovesciata di Del Piero non consegna, di fatto, lo scudetto alla Juventus (poi revocato da Calciopoli). La prodezza del numero 10 bianconero è di quella che passa alla storia, alla stregua della celeberrima rovesciata di parola sugli album Calciatori Panini.
Dopo il Purgatorio della Serie B e una faticosa ricostruzione, la Juventus torna a grandi livelli con un altro "vecchio" condottiero sulla panchina, ossia Antonio Conte. Uno dei segnali più chiari che i bianconeri sono tornati a competere per lo scudetto è proprio il match contro il Milan del 2 ottobre 2011, quando gli undici di Conte si sbarazzano dei rossoneri con un perentorio 2-0 (doppietta di Marchisio). Quella sera, diviene chiaro a tutti che la Juventus è tornata e non vuole più andarsene.
I tifosi e la passione senza fine
Prima ancora di concretizzarsi sul campo da gioco, la rivalità tra Juventus e Milan è da sempre incarnata nella passione dei tifosi che, diverse volte, hanno avuto modo di scontrarsi sia pacificamente sia in modo violento e pericoloso. Non si è mai trattato, infatti, soltanto di affermare con passione la superiorità di una squadra rispetto all'altra (sia in campo sia fuori) o, a volte, di una città sull'altra, ma di un difficile rapporto che, negli anni, ha portato alla ribalta le frange più violente degli ultrà.
Uno dei casi più eclatanti avviene durante il Campionato di Serie A 1974-75, quando prima, durante e dopo il Milan-Juventus del 9 febbraio 1975, dentro e fuori lo stadio avvengono incidenti tra le tifoserie, scatenati da un calcio di rigore assegnato ai bianconeri. Mentre sugli spalti ci si scontra e in campo volano oggetti di ogni genere, Zoff viene colpito in testa da una pietra ed è costretto a lasciare il campo da gioco. Al termine del match, la Juventus vince 2-1, ma pochi giorni dopo il giudice sportivo sancisce lo 0-2 a tavolino.
Oltre un anno dopo, il 14 marzo 1976, è il Milan a fare visita alla Juventus e per i tifosi bianconeri è la chance perfetta per vendicarsi di quanto accaduto a San Siro. Al termine del match, finito 1-1, i pullman dei tifosi milanisti vengono assaltati e uno di loro viene colpito alla testa da un sasso lanciato con una fionda. Nelle strade attorno allo stadio si scatena una vera guerriglia urbana, durante la quale la polizia rinviene armi di ogni genere, dalle spranghe alle catene fino, addirittura, a un lanciarazzi con cartucce.
Nei decenni successivi, altri episodi simili si sono ripetuti, ma ci limitiamo a questi due "esempi" per raccontare quanto aspra sia stata e possa ancora oggi essere la rivalità tra le tifoserie di Juventus e Milan, nonostante, negli ultimi anni, le acque si siano decisamente calmate, anche grazie alle nuove norme e a stadi più sicuri.
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Evoluzione nel tempo
Negli ultimi anni, l'evoluzione del calcio italiano e dei due club ha portato, in modo inevitabile, a dei cambiamenti nella dinamica della rivalità tra Juventus e Milan. Dal campo, la sfida si è spesso spostata sul fronte del mercato, con duelli e scambi che hanno suscitato strascichi polemici. Non ultimo, il passaggio di Leonardo Bonucci in rossonero, oppure quello di Gonzalo Higuain.
Tra nuovi giocatori, allenatori e strategie tattiche, sono aumentate le sfumature all'interno delle sfide tra Juventus e Milan. Tuttavia, la passione e l'entusiasmo dei tifosi rimangono intatti, mantenendo viva una rivalità che, quando non violenta, porta sempre dei benefici al calcio italiano.
(Marcello Gagliani Caputo)
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