Settimana dopo settimana, la Juventus continua a sorprendere, grazie soprattutto a un ritrovato Dusan Vlahovic, autore di 5 gol in 3 partite e ora secondo soltanto a Lautaro Martinez nella classifica cannonieri. La rinnovata vena realizzativa del centravanti serbo aumenta esponenzialmente le possibilità dei bianconeri di lottare per lo scudetto contro un'Inter impegnata su diversi fronti e che, dunque, potrebbe lasciare qualche punto per strada.
Il primo posto conquistato dopo la larga vittoria di Lecce, seppur provvisorio è comunuque sintomo di una squadra ritrovata, in cui, da un lato, l'allenatore ha, forse, mollato le briglie, e dall'altro, i giocatori hanno ritrovato compattezza ed entusiasmo. Le ultime prestazioni, condite da una buona quantità di gol, cosa rarissima negli ultimi tempi, dimostrano che qualcosa potrebbe essere cambiato all'interno della Juventus, nonostante Allegri continui la sua personale battaglia per il quarto posto.
Che si tratti di autogestione o di un nuovo equilibrio di spogliatoio, in questo momento i bianconeri sono i principali rivali dell'Inter, ancora favorita per lo scudetto e fresca vincitrice della Supercoppa Italiana. Ed è importante sottolinearlo anche alla luce degli infortuni che hanno costretto la Juventus a fare a meno di Rabiot e Chiesa, il che dimostra, ancora una volta, la validità e la forza della rosa bianconera, fino a oggi troppo sottovalutata dai tifosi e giornalisti.
Con questi presupposti, la corsa al titolo si preannuncia entusiasmante, ma un primo verdetto potrebbe arrivare già tra poche settimane, quando Juventus e Inter si troveranno l'una di fronte all'altra, con l'obiettivo di dare un segnale chiaro e netto su chi prevarrà a fine stagione. I bianconeri ci arriveranno, con tutta probabilità, sull'onda dell'entusiasmo di una rincorsa su cui pochi, fino a qualche mese fa, avrebbero scommesso, mentre i nerazzurri risentiranno, invitabilmente, della pressione dei favoriti.
In questo senso, decisivo sarò l'atteggiamento con cui gli undici di Allegri scenderanno in campo nello scontro diretto, perché nonostante la larga vittoria, anche a Lecce si è visto un primo tempo deludente e sottotono. Un improvviso ritorno al passato che soltanto le prodezze di Vlahovic hanno mascherato.
(Marcello Gagliani Caputo)
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