Nonostante la filosofia allegriana "obiettivo quarto posto", anche dopo la 20ma giornata di Campionato, la Juventus tallona l'Inter prima in classifica, in attesa dello scontro diretto in programma i primi di febbraio. Come apprezzato nelle scorse settimane, anche contro il Sassuolo si è vista una Juventus in salute e in fiducia, con un centravanti finalmente in forma e messo nelle condizioni di fare gol e una squadra più dinamica e vogliosa di far bene, tanto da aver virtualmente chiuso il match già nel primo tempo.
Lanciata sia in Campionato che in Coppa Italia, questa Juventus può dire la sua fino al termine della stagione, alla faccia delle apocalittiche dichiarazioni e previsioni di inizio anno e di alcune brusche cadute che, in questo momento, sembrano soltanto vecchi ricordi. Certo, bisogna ancora crescere e migliorare dal punto di vista dell'atteggiamento, a tratti ancora troppo pavido e difensivo, ma di passi avanti ne sono stati fatti parecchi, almeno in campo.
La rosa della Juventus, definita "scarsa" a giorni alterni e in base alle convenienze del momento, sta dimostrando di avere valore e di poter contare su autentici fuoriclasse presenti (Vlahovic e Chiesa) e futuri (Yildiz). Materiale umano che, in mano a un vero allenatore, potrebbe fare la differenza sia in Italia sia in Europa. Tuttavia, al momento dobbiamo accontentarci di fare la parte dell'inseguitore alla "guardie e ladri" come ha scherzato(?) ieri sera Massimiliano Allegri.
Al netto di polemiche e recriminazioni, questa Juventus sta dimostrando, partita dopo partita, di avere uomini oltre che calciatori, in grado di superare ogni ostacolo e di andare oltre i vecchi e obsoleti dettami tattici del proprio allenatore. Così, nonostante il "fattore Allegri", continuiamo a stare lì e a mettere pressione a un'Inter apparsa molto nervosa nelle ultime settimane, oltre che sfacciatamente aiutata da errori arbitrali.
Solo il tempo ci dirà se questa Juventus riuscirà nell'impresa di smentire i tanti, troppi, gufi di inizio stagione che hanno sparato a zero sulla squadra, su Vlahovic, su Chiesa e su chiunque gli capitasse a tiro purché non fosse Allegri. Una lotta intestina che se non ha fatto bene alla tifoseria, forse ha dato qualche stimolo in più ai giocatori.
(Marcello Gagliani Caputo)
0 Comments:
Posta un commento